e la Calavera Catrina un legame con il Día de los Muertos

Frida Kahlo nacque il 6 luglio 1907 a Coyoacán, un villaggio ubicato nella periferia di Città del Messico Frida fu una pittrice dalla vita travagliata. Le piaceva dire di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana di quell’anno, e perciò del Messico moderno. Affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite (ne era affetta anche sua sorella minore), fin dall’adolescenza manifestò una personalità molto forte, unita a un singolare talento artistico e aveva uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Studiò inizialmente al Collegio Alemán, una scuola tedesca, e nel 1922, aspirando a diventare medico, s’iscrisse alla Escuela Nacional preparatoria.

Il 17 settembre 1925, quando, all’età di 18 anni, all’uscita di scuola salì su un autobus  rimase vittima di un incidente causato dal veicolo su cui viaggiava e un tram. L’autobus finì schiacciato contro un muro. Le conseguenze dell’incidente furono gravissime. “Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio” affermò. Fatta dell’arte la sua ragion d’essere, per contribuire finanziariamente alla sua famiglia, un giorno decise di sottoporre i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore dell’epoca, per avere una sua critica.

Rivera rimase assai colpito dallo stile moderno di Frida.

Frida Kahlo e il Día de los Muertos:

una celebrazione della vita e della morte

Sebbene Frida Kahlo non abbia mai creato opere dedicate esplicitamente al Día de los Muertos, la sua vita e la sua arte sono intrinsecamente legate a questa festività messicana.

Simbolismo e autoritratti:

  • Autoritratti come espressione di sé: Frida Kahlo, nota per i suoi intensi autoritratti, ha esplorato temi come l’identità, la sofferenza e la mortalità, riflettendo la complessità della vita e della morte. I suoi autoritratti, spesso autoriflessivi e simbolici, possono essere visti come una sorta di celebrazione della sua esistenza, nonostante le sfide fisiche ed emotive che ha dovuto affrontare.
  • Simbolismo ricorrente: Elementi ricorrenti nelle sue opere, come fiori, scheletri e animali, spesso associati al Día de los Muertos, suggeriscono una connessione con la tradizione e la cultura messicana. L’utilizzo di questi simboli potrebbe essere un modo per esplorare la propria mortalità e la connessione con l’aldilà.

Influenze e ispirazioni:

  • Cultura messicana: Frida Kahlo era profondamente legata alla cultura messicana e alle sue tradizioni, tra cui il Día de los Muertos. La sua arte è ricca di riferimenti a questa festività, sia in termini di simbolismo che di estetica.
  • Diego Rivera: Il marito di Frida Kahlo, Diego Rivera, era un esponente di spicco del muralismo messicano e un sostenitore del Día de los Muertos. La sua influenza è evidente nell’opera di Frida, che spesso incorpora elementi di arte popolare e folklore messicano.

Oltre la pittura:

  • Frida Kahlo come icona: La stessa Frida Kahlo è diventata un’icona culturale, associata al Día de los Muertos per il suo stile unico, la sua forza di volontà e la sua connessione con la cultura messicana. La sua immagine è spesso utilizzata durante la festività, celebrando la sua vita e la sua arte.

In conclusione:

Sebbene Frida Kahlo non abbia creato opere dedicate esplicitamente al Día de los Muertos, la sua vita, la sua arte e la sua eredità sono profondamente intrecciate con questa festività. La sua esplorazione di temi come l’identità, la sofferenza e la mortalità, unita alla sua profonda connessione con la cultura messicana, la rendono una figura significativa nel contesto del Día de los Muertos.

Sas Pizzinnas